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LA BANCA ORE

Fino al 2003 la gestione delle assenze brevi dei docenti (non inferiori a 10 giorni) non comportava grossi problemi gestionali di copertura delle classi, a motivo della utile disponibilità di ore di completamento che si traducevano in ore a disposizione della scuola, prevalentemente utilizzate per la copertura di assenze del personale di pochi giorni o per emergenze del momento. A partire dal 2003, la finanziaria (Tremonti 1°) aveva previsto l'obbligo a 18 ore per tutte le cattedre, ma salvaguardando i titolari nella scuola. Questa norma di salvaguardia ha comportato dal 2003 che si sono fatte le cattedre a 18 ove possibile. Con la legge 133/08 (Tremonti 2°) la clausola di salvaguardia per i perdenti posto è stata eliminata, per cui tutte le cattedre sono state costituite a 18 ore, anche se ciò determinava un perdente posto. Questa nuova legge (art. 64) prevedeva anche di modificare gli ordinamenti e le ore dei vari insegnamenti, per poter formare cattedre a 18 ore per tutte le classi di concorso.

Cadeva così la possibilità di disporre di “ore di completamento a disposizione” cui non corrispondeva la possibilità di nominare un supplente per la copertura di un titolare assente per uno o più giorni, sino al decimo. Nella impossibilità di soluzioni alternative, per far fronte anche alle piccole esigenze dei docenti (permessi brevi, assenze di un giorno per motivi vari quali visita medica, convocazione per esigenze di servizio, concorsi, corsi di formazione, problemi di famiglia, motivi legali ecc.),  attraverso un accordo siglato con la RSU, regolarmente verbalizzato, si convenne di istituire una “banca ore” per avere la possibilità di concedere permessi (e tamponare urgenze impreviste) che dovevano essere coperti con le ore di altri docenti (prevalentemente della stessa classe e/o disciplina) che avevano aderito alla costituzione della banca ore. Restava l’obbligo per chi usufruiva del permesso della restituzione dell’ora o ore di permesso ottenuto.

Una soluzione non traumatica, perfettamente in linea con il DPR 275/99, confermato dal CCNL Scuola, art. 28, comma 5, che dava serenità alla scuola e consentiva di creare un clima di collaborazione e trasparenza. I permessi negoziati e programmati prima, consentivano anche di ridurre il periodo di assenza e soprattutto le comunicazioni last minute che rischiavano di mettere in ginocchio la scuola e la possibilità di tenere coperte le classi, in modo produttivo.

L’esperimento è durato a lungo con successo, ma soprattutto è servito ad alimentare un clima di collaborazione, sincerità e disponibilità. Ne ha guadagnato più la scuola che il singolo docente.

Ecco il testo del Regolamento.

LE ESPERIENZE EDITORIALI E GIORNALISTICHE


eppursi move-compressedL'esperienza di produrre pubblicazioni scolastiche, non nuova nella storia del Tedone, ha sempre rappresentato un campo di attiva partecipazione degli alunni. Un'esperienza formativa che serviva a rendere concreti gli impegni di ricerca di argomenti e di composizione di un articolo oltre che di impaginazione. Da non trascurare anche la ricerca dei fondi (sponsor) per sostenere le spese di stampa, avendo deciso di essere completamente autonomi. Dopo la pubblicazione negli anni '80 (?) del numero unico "Il Liceale", in grande veste tipografica e con tanti articoli, seguirono pubblicazioni di un certo impegno ed altre scelte molto più semplici di pubblicazione dei giornali dei ragazzi a partire da 1998. Non mancarono comunque i tratti dei tentativi di comunicazione tipica dei giovani: creatività, ironia, ricerca di imparzialità ecc. Fra le prime pubblicazioni c'è da citare l'allestimento nel Maggio del 1998 del numero unico "Eppur si muove", composto da 14 pagine, scritto da ragazzi delle diverse classi, dalle prime alle ultime classi. Espressione di un autentico e sano protagonismo giovanile il numero unico diede spazio alla fantasia e creatività degli alunni che attraverso testi anche poetici, insieme a bozzetti e caricature, rivelarono il loro mondo di pensieri e di emozioni. Ed ecco la riproduzione dell'intero numero: PRIMA PARTE  SECONDA PARTE.


Di grande impegno e livello fu il numero unico del maggio 2001 OSSERVATORIO, interamente legato alla emergenza immigrati e alla accoglienza degli stranieri. Nella presentazione della pub-blicazione formata di 46 pagine a colori, sotto il titolo La scuola ed i suoi orizzonti, veniva chiarito il fine della ricerca.


La dimensione formativa di una scuola che vuole mantenersi in linea con la realtà giovanile, non può trascurare un aspetto importante della nostra società: il superamento delle barriere culturali e delle distanze geog rafiche e l'approfondimento della lettura del territorio, con i suoi bisogni sempre mutevoli e diversificati. La presenza di molte culture ed etnie ormai è un evento normale anche per i nostri ragazzi che, tra i banchi di scuola e in tantissime altre occasioni, hanno modo di incontrare ed interagire con giovani e adulti di diversa origine e provenienza, Molte iniziative a carattere europeo, ma anche extraeuropeo, sono state intraprese coerentemente con il P.O.F. per allargare gli orizzonti culturali degli alunni del "Tedone". In questo quadro organizzativo della offerta formativa della scuola si inserisce la scelta culturale del superamento della visione della tolleranza (come approccio riduttivo del problema) ed anche della stessa integrazione, che pure nasconde atteggiamenti di superiorità e di disponibilità, in quanto presume situazioni di privilegio. Si è voluto seguire perciò una impostazione diversa: quella della dimensione interculturale della educazione che meglio qualifica l'apertura mentale e valoriale verso ciò che ci arricchisce e ci completa nel panorama culturale di giovani liberi e cittadini del mondo. osservatorio

Abbiamo così accolto volentieri l'invito dell'assessore Rino Basile, dei Servizi Sociali del Comune di Ruvo, di partecipazione al Progetto "Sicurezza e solidarietà in una comunità che cambia". La costituzione della rete tra le scuole del territorio e gli Enti formali e non (fra i quali parrocchie, associazioni culturali e di volontariato, ecc.) è servita ad alimentare il dibattito ed il confronto, ma ha anche offerto l'occasione per riflettere sui comportamenti e gli atteggiamenti di fronte ai temi dell'accoglienza e della nostra ospitalità. La partecipazione dell'Università di Bari, in particolare dell'Istituto di Sociologia dell'educazione, ha dato uno spessore di scientificità e correttezza procedurale alle diverse fasi del lavoro dei ragazzi: le interviste, la classificazione dei dati, l'interpretazione degli stessi, la lettura del territorio. 

L'intera attività progettuale non è rimasta ai margini dell'azione formativa e didattica della scuola, ma si è integrata perfettamente con le mete educative e la programmazione didattica dell'anno in corso. Gli alunni così hanno potuto vivere direttamente un'esperienza di studio e di ricerca sul campo, interpretando e valutando correttamente fenomeni ormai consueti nel nostro territorio: la presenza di culture e tradizioni diverse, l'interazione fra le stesse. Il tutto reso ancora più interessante per la concomitanza di oltre iniziative in corso: il Progetto Comenius con l'ospitalità di delegazioni dell'Olanda e della Norvegia, lo scambio di classi con la Francia, l'accoglienza di un ambasciatore culturale del Giappone, per il secondo anno consecutivo, le relazioni con un gruppo di bambini della Bielorussia.

Ed ecco le pagine: OSSERVATORIO I   OSSERVATORIO II  OSSERVATORIO III

 


L'iniziativa, che dette il là alle successive esperienze, fu quella di NEWS MERCURIUS che, pur non avendo vita lunga, rappresentò il tentativo di coinvolgimento dei giovani nell'esperienza di giornalisti. Presentiamo alcune pagine di un numero del NEWS MERCURIUS, ed alcuni stralci di PAPÆG NEWS.

IL SALUTO ALLA REDAZIONE

Da una cirdolare interna del Liceo  

Ancora una volta siamo a salutare alunni che concludono l’esperienza formativa nel “Tedone” e che si sono impegnati in attività qualificanti per il Liceo e per gli amici studenti. Ragazzi bravi e terribili, capaci di stupire per creatività, voglia di comunicare, spirito goliardico e senso dell’humor. Si sono inventati un giornalino, PAPÆG NEWS, con l’inventiva e la provocazione tipica dei giovani. Gli argomenti trattati non hanno avuto confini, con un linguaggio a volte cifrato, ma molto corretto nella forma (non altrettanto per diplomazia). Ma tant’è, … le esperienze vanno fatte, per evitare di sbagliare ancora. Non si può certo dire che l’impresa editoriale sia stata inutile. L’organizzazione, la stesura degli articoli, l’impaginazione, la ricerca dei mezzi finanziari, la diffusione delle copie, hanno consentito di fare esperienze positive, …forse con qualche seguito per alcuni (si vedrà!). Sicuramente la crescita in spigliatezza, la capacità di realizzare attività nuove, hanno (tras)formato questi giovani pubblicisti in erba.

Bravi ragazzi !!!

Non è il caso di cedere alla tristezza, rischiando di cadere nel patetico, di fronte ad una esperienza che giunge al capolinea.

Al bando ogni retrospettiva. I vostri appuntamenti futuri, redattori di PAPÆG NEWS, saranno sicuramente migliori, perché si avvarranno di quanto avete sperimentato, in maniera diversa dalle lezioni, nelle aule scolastiche e fra le mura del “Tedone”.

Ciao ragazzi e… in bocca al lupo.

Per il prossimo giornalino scolastico sono aperte le iscrizioni.

 DS Biagio Pellegrini 

 NMparticolare 943x1024Questo saluto fu inserito nell’ultimo numero del giornalino che concludeva l’esperienza di editori in erba realizzata nel Liceo negli anni 2002-04, da un gruppo di alunni molto motivati ed intraprendenti, dotati di verve incredibile.

Alla conclusione dell’esperienza la redazione al completo consegnò alla presidenza un cofanetto che raccoglieva tutti i numeri prodotti nel corso dei due anni. Qui riportiamo alcune pagine dello stampato: 16.3.2002 e 8.4.2003

Quegli alunni, capaci ed intraprendenti, hanno fatto tesoro di quell’esperienza che hanno poi tradotto in impegno professionale nel campo della comunicazione e produzione video. A distanza di tempo si sono visti i grandi risultati di alunni che sono diventati amministratori e gestori di emittenti e siti di informazione, giornalisti e videoreporter anche a livello internazionale, come è il caso di Pasquale Anselmi. http://www.ruvesi.it/elezioni-americane-il-videoreporter-pasquale-anselmi-allhilton-hotel-per-la-press-association/

Uno splendido esempio di continuità tra le attività formative del Liceo ed il futuro impegno sociale e di attività professionale.

Ci auguriamo che quel cofanetto depositato in presidenza sia ancora lì, a testimoniare quella esperienza, come anche il faldone di UN MONDO DI BENE, che ha rappresentato un’altra forte esperienza formativa del TEDONE e lasciato in presidenza come documento essenziale del Progetto.

Sappiamo tuttavia che le testimonianze dei successi e dei premi attribuiti nel settore del teatro educativo, patrimonio artistico e culturale di grande spessore, non sono più lì, in presidenza, ma dispersi in altri ambienti, senza collegamenti e richiami.

Peccato, perché sarebbe stato motivo ancora di orgoglio per la scuola e per gli alunni.

 

 

 

 

LO SCAMBIO DI CLASSI

Lo scambio di classi è stata un'esperienza didattica di grande impegno organizzativo e formativo che ha coinvolto alunni, docenti e genitori nella realizzazione di una formula di ospitalità reciproca e di frequenza di una scuola diversa per un periodo variabile da una settimana a 15 giorni per due periodi dell'anno scolastico. La frequenza di una scuola straniera in qualità di alunni ospiti ed ospitanti è servita ad allargare gli orizzonti culturali, sociali ed ambientali. La collaborazione più stabile e duratura è stata quella maturata con il liceo KWC di Culemborg in Olanda, avviata già nel 1997 ed ancora in corso, come testimoniato dal video seguente. Il racconto di un'esperienza, fra le tante analoghe realizzate al TEDONE

DIARIO

Prima ancora dell'esperienza di impegnare classi intere il TEDONE aveva già nel 1984, tramite un accordo con INTERCULTURA, sperimentato il successo della permanenza in una scuola staunitense di un nostro alunno, Roberto LAMURA, che per un anno intero ha frequentato le lezioni relative al quarto anno di corso in un liceo straniero con grande vantaggio sia sul piano linguistico e comunicativo, sia sulla formazione globale per le differenti metodologie di insegnamento sperimentate (prevalentemente laboratoriali). Il rientro in Italia e nella nostra scuola non ha provocato nessun disagio grave, tanto che il reinserimento di Roberto è stato naturale e proficuo. Altri casi si sono avuti negli anni successivi, sia di nostri alunni che hanno frequentato un intero anno all'estero, sia la nostra ospitalità di alunni stranieri presso il TEDONE.

 Gli scambi di ospitalità con l'Olanda hanno rappresentato sin dall'inizio un elemento di continuità molto forte e molto utile. Organizzato attraverso visite preparatorie che hanno coinvolto il TEDONE, il KWC per l'Olanda e l’Haugenstua Skole di Oslo, in base ad un accordo stabilito con il Progetto COMENIUS, si attuò il primo scambio di classi nel 2002. Concluso il Progetto con la modalità del COMENIUS e la utilizzazione dei relativi finanziamenti Comenius, a partire dal 2004, per accordi stipulati tra il TEDONE ed il KWC si stabilì di proseguire l'esperienza con propri mezzi. La scuola di Oslo non potette essere inclusa nel programma di scambio a causa della diversa età degli alunni e per la tipologia di insegnamento. Da quell'anno il progetto di scambio di classi non si è interrotto più garantendo annualmente lo scambio di alunni in due distinte sessioni, una al TEDONE e l'altra al KWC. Di sicuro interesse l'arricchimento umano e culturale ottenuto con le attività nelle diverse sessioni: gli alunni hanno vissuto positivamente i soggiorni fuori dalla propria scuola e dalle famiglia, come riportato nelle testimonianze realizzate attraverso l'esperienza nella scuola ospite. Anche l'impegno profuso per ospitare i partner stranieri è stato utile e ricco di esperienze positive che spesso hanno avuto un seguito con le rispattive famiglie. Può essere utile citare alcuni esempi di programma di ospitalità presso la nostra scuola: 2009 e 2013.

Prima ancora dell'ospitalità degli alunni olandesi del KWC il TEDONE aveva fatto l'esperienza di ospitare per una settimana un gruppo di studenti provenienti dal Bath College (nei pressi di Bristol) che studiavano l'italiano e volevano trascorrere un periodo di studio e turismo in Italia. L'incontro ebbe la durata di una settimana circa nell'aprile del 1998. Liceodel Nord radioAltre scuole che hanno accettato di realizzare scambi di classe sono il Liceo di Vichy (Lycée “Albert Londres”) che per due anni ha accettato lo scambio ed il Liceo del NORD di Lussemburgo che ci ha accolti con grande entusiasmo mettendo a disposizione la struttura ed
Interessante è stata la realizzazione anche in diretta di un servizio radio con i nostri alunni, utilizzando la radio dell'Istituto che fa da emittente nazionale per tutta la zona nord del Lussemburgo.

Nell'anno scolastico 2007 si realizzò un'altra interessante esperienza di scambio di ospitalità con il Liceo di Montelimar in Francia. Il progetto fu presentato anche dalla stampa locale francese con il giornale Le Dauphine. Il soggiorno in Francia è presentato nel programma stilato dalla scuola ospitante; la nostra scuola organizzò il soggiorno con il programma delle attività di accoglienza.

   Con un'altra scuola francese si concretizzò uno scambio di classe nel periodo dal 31 gennaio 2009 al 7 febbraio 2009 con il Lycée Belmont Capdepon di Lione, secondo il programma allegato.

060520092631Ancora nell'anno 2009 il Liceo TEDONE fu accolto al Parlamento Europeo nella sede di Strasburgo. La visita al Parlamento, con l'assistenza ad una seduta che discuteva dei problemi della immi-grazione, fu fissata per il giorno 6 maggio. Il viaggio durò tre giorni, secondo il programma allegato,  e comprese la visita di Strasburgo e dintorni. Gli alunni partecipanti furono 23 con l'accompagnamento di due docenti e del preside. Molto interessante il viaggio che aprì gli alunni alla dimensione europea delle istituzioni e dell'istruzione.


Altra esperienza significativa fu quella dello scambio di ospitalità con una scuola omologa italiana. La scelta fu motivata dalla opportunità di entrare in contatto e scambiarsi esperienze con istituti che affrontavano analoghi studi, in un contesto normativo coerente con il nostro. Si entrò così in contatto con il Liceo Scientifico di Perugia nel 2010 che si dichiarò disponibile a confrontarsi e riflettere sulle modalità di insegnamento. Fu un'esperienza interessante che servì a fornire conferme di corretta gestione amministrativa e didattica insieme a prospettive di miglioramento dell'offerta formativa attraverso l'allargamento delle opportunità di scelte.

L’IDENTITÀ

Una soluzione seria ed efficace per realizzare le “buone pratiche” è quella di interrogarsi sulla propria IDENTITÀ, sulla storia dell’istituzione, sulle scelte educative, sugli obbiettivi che s’intende raggiungere. Il riferimento ai fondatori, alla figura di uomo di scienza cui la scuola è intitolata, sono stati chiariti dal TEDONE per avere sempre la bussola aggiornata e per consegnare agli alunni ed ai docenti i messaggi fondamentali cui si ispira la scuola.

Non trascurabile è anche l’attenzione a rendere trasparente le scelte organizzative e quelle burocratiche.

La presentazione dello Staff di Presidenza non è solo una scelta di trasparenza, ma la modalità per motivare le scelte e rendere partecipi tutti gli operatori sulle attribuzioni assegnate ai collaboratori.

Anche la modalità di gestione corretta degli atti amministrativi (verbali e schemi), ma soprattutto dei registri personali dei docenti e di classe, rappresenta una attenzione ai particolari che molte volte sfuggono a chi è fortemente impegnato nell’azione didattica.

Non da ultimo, l'aspetto fondamentale della valutazione degli alunni che, nella comune percezione degli studenti, rappresenta il versante remunerativo del lavoro scolastico e domestico. La valutazione, per essere formativa, deve tener conto soprattutto della specificità dell'alunno (non si può fare parti uguali fra diversi, ammoniva don Milani), delle sue reali possibilità (livelli di partenza, ritmo di apprendimento, capacità di analisi e di intuito, ecc.), degli effettivi progressi realizzati. Fondamentali anche gli aspetti di diversità (alunni stranieri, diversamente abili, deprivazioni di diversa natura ecc.) che non possono essere trattati secondo una programmazione e valutazione "normale". Anche le forme di accertamento dei progressi registrati vanno correlate alle effettive condizioni di ogni soggetto. Ed ancora non si può mai mortificare un anche lieve progresso solo perchè non si è raggiunto il risultato finale proposto per tutti.

Alla base un principio semplice, semplice: ogni soggetto pone alla scuola una domanda educativa diversa (alle volte anche molto complessa); spetta alla scuola comprendere la diversità e rispondere in maniera adeguata per garantire comunque ad ognuno il successo formativo. (DPR 275/99, art. 1, comma 2). 

Una riflessione a parte merita la valutazione dell'apprendimento dei soggetti provenienti da altra nazione che incontrano maggiori difficoltà sia nell'ascolto che nella comunicazione. La comprensione ed assimilazione dei contenuti sono certamente esposte a ritmi più lenti e a difficoltà talvolta inimmmaginabili per noi. Da qui la necessità di adottare misure e procedure appropriate: è ciò che ha cercato di fare il TEDONE sia per i propri alunni che con l'estendere la proposta alle altre scuole attraverso i CRIT.

GLI INDIRIZZI DI STUDIO

Il TEDONE ha considerato attentamente quanto previsto dal DPR sull'autonomia dell'8 marzo 1999, n. 275 e ribadito nel DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 20 marzo 2009 , n. 81 che prevede le Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (GU n. 151 del 2-7-2009), Articolo 10 (Orario annuale e attività educative e didattiche), comma 1, lettera c che precisa "c. la quota dei piani di studio rimessa alle singole istituzioni scolastiche nell’ambito degli indirizzi definiti dalle Regioni in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale di cui all’articolo 2, comma 3, come determinata nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato e tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie, non può essere superiore al 20 per cento del monte ore complessivo nel primo biennio, al 30 per cento nel secondo biennio e al 20 per cento nel quinto anno, fermo restando che l’orario previsto dal piano di studio di ciascuna disciplina non può essere ridotto in misura superiore a un terzo nell’arco dei cinque anni e che non possono essere soppresse le discipline previste nell’ultimo anno di corso nei piani di studio di cui agli Allegati B, C, D, E, F e G. L’utilizzo di tale quota non dovrà determinare esuberi di personale."

Il TEDONE era già stato coinvolto nel 2000 dalla Direzione Classica del Ministero nella realizzazione delle proposte per la definizione dei quadri orario dei Licei, come dalla Legge 10 febbraio 2000, n. 30 ("Legge Quadro in materia di Riordino dei Cicli dell'Istruzione"),detta anche riforma Berlinguer, con l'incarico di formulare la definitiva articolazione dei piani, anche tenendo conto della quota del 20% riservata alle scuole.

Sulla base di queste prerogative previste per le scuole, con l'approvazione della proposta da parte del Collegio dei Docenti e con l'approvazione del Consiglio di Istituto, ha deliberato di proporre all'utenza indirizzi distinti che rappresentano delle curvature formative finalizzate ad offrire un servizio più ampio ed articolato a chi chiedeva di iscriversi al TEDONE.

Per maggiore precisione si riporta il quadro presentato ai futuri alunni per l'iscrizione all'anno scolastico 2011/12.

 

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