Concluse le premiazioni alle rassegne
Ultima replica: giovedì 6 giugno ore 20.30 chiostro domenicani
Con lo spettacolo “UN FIOCCO COLOR PERVINCA” il palmares del teatro del Tedone sale a quota quarantaquattro.
Nell’anno in corso il nostro gruppo del teatro ha partecipato a cinque rassegne del teatro educativo a livello nazionale. Lo spettacolo ha riscosso grande successo su tutti i palcoscenici ed ha ottenuto 6 premi complessivi che vanno dal miglior lavoro, al premio alla regia, al premio della critica ed al premio per il miglio testo. Ed ecco i risultati finora ottenuti.
Ma intanto ... Si ricomincia!
Prima ancora che sia calato il sipario sull’ultima replica di Un fiocco color pervinca (6 giugno ore 20.00, chiostro di S. Domenico) si parte per una nuova avventura: un nuovo lavoro!
E’ il nostro teatro, un teatro nostro-nostro! Perché ci mettiamo la testa per creare il testo; le mani per realizzare la scenografia e il cuore per portarlo in scena. 1F 2F
Fra gli appuntamenti della manifestazione” La Scuola in Mostra”, programmata dal Comune di Ruvo di Puglia, Assessorato alla Pubblica Istruzione, il giorno 7 giugno 2013 presso il Convento dei Domenicani con inizio alle ore 19,00 i nostri alunni arricchiranno la serata con la presentazione di alcuni progetti realizzati nel corso dell'anno.
La serata si articolerà in più fasi per dare risalto al progetto “Arte antica dello scalpello” con illustrazione dell’attività, visione di una presentazione multimediale e interviste agli alunni protagonisti ed artisti delle 15 formelle che compongono la Via Crucis, offerta ed esposta preso il Santuario della Madonna delle Grazie ed inaugurata nella serata del 30 maggio scorso. Seguiranno altri progetti quali “I custodi dell’arte “ gestito dalla Dott.ssa Giusy Di Bisceglie e referente la Prof.ssa Marilena Leone ed il progetto “Europa in Musica” con relativi video che sintetizzano le diverse esperienze portate a termine.
La manifestazione si concluderà con i giovani studenti del Liceo e le loro bands che esprimeranno le competenze nel campo musicale e la creatività artistica.
Presenterà la serata la Prof.ssa Rosanna Pellegrini, coordinatore il Prof. Mimmo Tamborra.
Nella sede del Liceo il giorno 4 giugno, alle ore 18 ci sarà la presentazione di tutti i progetti realizzati per gli alunni del Liceo, fra cui il Teatro del Tedone che con lo spettacolo "Un fiocco color pervinca" ha conquistato in questi ultimi giorni 6 premi alle cinque rassegne nazionali di teatro educativo cui ha preso parte. Lo stesso spettacolo sarà presentato nella serata del 6 giugno nel chiosto dell'ex convento dei domenicani nell'ambito del programma "La scuola in mostra".
Il progetto “l’arte antica dello scalpello”
Consegna di un percorso
di spiritualità dagli alunni del Tedone alla Comunità
Sarà il Vescovo Mons. Luigi Martella a presentare l’elaborato degli alunni che ha trovato definitiva sistemazione nell’area raccolta ("hortus conclusus") del Santuario della Madonna delle Grazie.
La scoperta dell’opera con la presentazione al pubblico è fissata alle ore 17 del 30 maggio 2013. La consegna da parte del Liceo avverrà alla presenza degli artefici dell’opera.
La Via Crucis, come via della Croce, è la possibilità che da secoli uomini di fede, perlopiù francescani, hanno formulato come itinerario di riflessione del cammino di Cristo verso la morte accompagnato dalla croce, strumento della sua tortura, attraverso la emulazione aiutata dalle immagini espresse, in diverse forme d’arte, delle tappe di questo drammatico percorso che ha come epilogo la resurrezione; quest’ultima non sempre rappresentata nelle stazioni che la compongono.
Un cammino doloroso, impervio, in compagnia dello stesso oggetto di morte, simbolo tuttavia di un “incrocio” in cui verticale ed orizzontale (il patibolo), uomo e Dio, transitorio ed eterno, si incontrano e si ritrovano, dove vita e morte, luce e tenebre si affrontano in una lotta decretando la definitiva vittoria del
A livello didascalico il cammino di Cristo nella Via Crucis è da sempre metafora del cammino che ogni uomo fa nella vita alla ricerca di verità, di senso. Percorso faticoso, doloroso, ricco di incontri e situazioni in cui tutti gli uomini si possono riconoscere, alla ricerca di risposte e modelli forti. Ed è proprio sul tema dell’incontro, degli sguardi, della fatica, delle mani che toccano il divino, le stesse che aiutano, che fanno male e sulla croce vengono inchiodate che verte l’interpretazione di questa Via Crucis. Un percorso ricercato e presentato da un gruppo di ragazzi e docenti che superando infinite difficoltà hanno portato a termine un lavoro di scultura a bassorilievo in marmo eseguito negli anni scolastici 2007-20008.
Il lavoro in oggetto, nasce da confronti e tentativi di contestualizzare e ripensare sempre in modo simbolico e più personale le tappe tradizionali della via Crucis, a partire dall’operazione di spaccare letteralmente in modo irregolare una lastra di marmo bianco di Carrara di m 2,50 per m
Il taglio che si è voluto dare al lavoro e gli obiettivi che il gruppo si è posto di raggiungere c’è quello della condivisione delle conoscenze e l’utilizzazione delle competenze acquisite sia nel disegno che nell’opera scultorea con l’aiuto generoso di un maestro scalpellino ruvese, il Signor Filomeno Visicchio.
E’ questo un “lavoro eseguito a più mani”, anche su una stessa formella, da parte di ragazzi di età e con competenze diverse: si voleva rendere concreto, ripetere e rivivere lo stesso spirito di collaborazione che, nel cantiere medioevale, un tempo favoriva la nascita di monumenti-simbolo comunitari come le cattedrali. Lo spirito di collaborazione e concertazione, in un ambiente formativo come una scuola può realizzare, ha prodotto un evento imprevedibile di un liceo scientifico (il nostro “O. Tedone “ di Ruvo di Puglia) che elabora e produce bassorilievi e formelle.
E’ quasi da un decennio infatti che in questa scuola si attivano offerte formative come il corso di “arte antica dello scalpello”, dove si cerca senza presunzione di tirar fuori da quel sè silente di alcuni alunni conoscenze e competenze inaspettate. Scongiurando il rischio della dispersione scolastica e con la certezza di una ricaduta positiva nella didattica curriculare, si cerca di favorire e recuperare la manualità oramai in declino di un’arte antica che abbisogna di tempi più lunghi di esecuzione, di fatica, di amore, di condivisione, di abnegazione, tutte situazioni che la velocità degli strumenti tecnologicamente avanzati hanno distrutto.
Don Tonino Bello nella sua “Carezza di Dio “, immaginandosi nella bottega di Giuseppe, ci avrebbe inebriati parlandoci del “piacere di accarezzare“ il pezzo che si sta lavorando e che pian piano prende forma tra le mani dell’artigiano… per mostrarci quello che si vuole comunicare.
Lo stile dell’elaborato è di tipo simbolico non precisamente naturalistico; talvolta tende alla deformazione della figura, nel tentativo di esprimere il senso “personalizzato” della sofferenza. Il lavoro è sicuramente un pretesto, come si diceva, aperto a tutte le considerazioni e riflessioni che i fruitori vorranno ulteriormente attingere, per una personale o comunitaria riflessione sulla vita.
I titoli assegnati alle singole formelle sono stati attribuiti dal gruppo di lavoro, dopo attenta discussione sulle diverse stazioni; si è convenuto di prendersi la licenza di variarli rispetto a quelli tradizionali per poter fornire indicazioni da cui partire per impostare un possibile ed aperto percorso di lettura e riflessione, più vicino alla nostra realtà secondo il gruppo di lavoro.
Si è voluto così offrire al Santuario della Madonna delle grazie della nostra città ed a tutti i fedeli (noi compresi) , questo lavoro dedicato alla Madonna, a tutti i ragazzi che lo hanno faticosamente eseguito ed a tutti gli uomini semplici e di buona volontà che guardando a Cristo potranno ritrovare se stessi e gli altri.