LA QUALITA’ AL TEDONE
“Dire ciò che si vuol realizzare, realizzare ciò che si dice” è stato lo slogan del cambiamento che ha condizionato lo sviluppo della scuola a partire dal 1992. In linea con l’impostazione della legge 241/90, che imponeva la trasparenza della pubblica amministrazione secondo il principio che vanno considerati i diritti soggettivi del cittadino in una visione più equilibrata del rapporto stato-singolo utente, anche la scuola cominciò ad interrogarsi sulla modalità di organizzazione del servizio scolastico. Sulla spinta di ricerche di settore di alto livello (Michele Pellerey “La progettazione didattica”, Piero Romei “Il Progetto Educativo di Istituto” e Piero Cattaneo “La Programmazione per competenze”) la scuola cominciò a rivedere la sua organizzazione introducendo la dimensione, fino ad allora ritenuta scandalosa, della adozione della qualità per l’erogazione del suo servizio, in maniera parallela a quanto si era realizzato nel campo della produzione e della organizzazione socio-economica.
Le prime iniziative del TEDONE risalgono al 1998 quando due proposte esterne sollecitarono l’adesione ad una iniziativa di valutazione della qualità del servizio erogato. Una ex alunna del TEDONE chiese di poter svolgere la sua tesi di laurea presso la Facoltà di Economia, corso di Laurea in Scienze Statistiche ed economiche dell’Università di Bari, sulla “Qualità totale e la valutazione nella scuola secondaria” con riferimento esclusivamente alla nostra scuola. Attraverso indagini statistiche, questionari, test ed osservazioni continue presso l’Istituto si realizzò una radiografia accurata del funzionamento didattico ed educativo della nostra scuola. Nella seduta di laurea il presidente della Commissione di laurea espresse i suoi apprezzamenti per la qualità del funzionamento del Liceo ed i ringraziamenti per avere accettato l’iniziativa di lasciarsi osservare e valutare, cosa non solita nel panorama scolastico.
La seconda iniziativa partì dalla proposta del prof. Marcello Dei, docente di Istituzioni di sociologia e Sociologia dell’educazione presso l’Università di Urbino, di partecipare ad una indagine nazionale, che vedeva coinvolti 20 istituti di suole secondarie di secondo grado, relativa al tema “Sulle tracce della società civile, Identità territoriale, etica, civica e comportamento associativo degli studenti della secondaria superiore”. L’iniziativa ebbe favorevole accoglienza presso gli alunni ed un buon numero di docenti, con i ringraziamenti del Prof. DEI che inviò alla nostra scuola copia dell’articolo pubblicato sul numero “Scuola e Città” e tutti i dati elaborati dal questionario relativo al nostro Istituto, oltre alla copia del volume pubblicato da Franco Angeli.
Le due esperienze di valutazione esterna spinsero il Liceo “Tedone” a proseguire sulla strada del superamento dell’autoreferenzialità e ad assumere la delibera di adesione al Progetto Qualità a partire dal settembre 1998, come risulta anche da una comunicazione all’IRRSAE Puglia. Tanto in ottemperanza di quanto disponeva la circolare ministeriale n. 289 del 26.06.1998, che chiedeva un progetto di valutazione sperimentale della qualità di prestazioni professionali individuali del personale scolastico. A tal fine fu incaricato un gruppo di lavoro per approfondire l’argomento e definire gli indicatori relativi alle competenze didattico-disciplinari, relazionali, valutative, di ricerca ed organizzative. L’azione successiva fu la scelta di un percorso didattico, all’interno del quale analizzare i punti forti ed i punti deboli e di individuare una priorità strategica su cui sviluppare azioni di miglioramento nel contesto formativo, esplicitando le ragioni della scelta in ordine alla lettura del contesto, alla rilevanza strategica ed alla fattibilità operativa, in vista di un piano di miglioramento. A tal proposito fu elaborato un questionario che fu proposto ad alunni e docenti, nell’ottica della sensibilizzazione alla cultura dell’autovalutazione per analizzare l’andamento dell’insegnamento delle diverse discipline. Lo scopo del questionario era di acquisire alcuni elementi di valutazione attraverso l’indagine sugli alunni per promuovere una riflessione sulla azione didattica e formativa.
All’inizio dell’anno 2000 il Ministero, in applicazione dell’art. 41 del CCNI che prevedeva la valutazione delle attività dei capi di istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche, volle applicare la norma contrattuale ed introdurre procedure di valutazione e sviluppo finalizzati al miglioramento delle prestazioni del singolo e del servizio erogato dalle istituzioni scolastiche. L’iniziativa di autovalutazione di istituto, prevedeva cinque aree di valutazione che dovevano essere oggetto di analisi e dettagliata relazione da parte dei presidi: Direzione e organizzazione dell’istituzione scolastica, Relazioni interne ed esterne, Innovazione e sviluppo, Valorizzazione delle risorse umane, Gestione delle risorse finanziarie e strumentali a disposizione. Questo processo intendeva consentire di monitorare e ottenere feedback su: risultati dell’istituto (risultati dei processi di apprendimento, successo scolastico/lavorativo, andamento del rendimento nell’ordine superiore, percezione presso le famiglie e gli studenti, il mondo lavorativo, gli operatori esterni, etc.), processi interni all’istituto (controllo del progresso degli studenti, adeguatezza del programma didattico alle esigenze degli studenti, interdisciplinarietà nella definizione dei programmi, etc.), risorse dell’istituto (utilizzo delle risorse finanziarie e delle infrastrutture, grado di efficacia dell’insegnamento, etc.), modifiche dei fabbisogni del contesto esterno. L’indagine impegno l’intero Istituto nell’analisi dell’azione formativa e nella valutazione dei risultati. La scheda di restituzione dei risultati da parte dell’USR confermò la classificazione del TEDONE ai primi posti delle scuole della Regione.
Nello stesso anno scolastico il nostro istituto elesse al suo interno una specifica funzione obiettivo preposta alla qualità che, come anno iniziale, incentrò la sua attività sulla documentazione, attraverso adeguata bibliografia e prendendo contatti con istituti aventi già esperienze in merito, e soprattutto si adoperò per divulgare le informazioni relative alla qualità totale e alla normativa ISO 9000, allo scopo di sensibilizzare tutto il personale dell’istituto alla problematica. Fu deliberato di far partecipare la F.O. a corsi di aggiornamento specifici, l’adesione al progetto qualità ministeriale del POLO ROMA, l’istituzione di una bacheca informativa su progetto qualità, l’inserimento del Progetto qualità nel POF della scuola e nella “Carta dello studente”. Il Progetto fu presentato ai genitori per un loro coinvolgimento ed informazione in un incontro del 22 dicembre 2000. Al termine dell’anno scolastico fu elaborato un questionario di autovalutazione messo a disposizione di ogni docente relativamente alla propria disciplina. Nello stesso anno, a cura della funzione obiettivo, fu elaborato un documento sulla QUALITA’ TOTALE, la sua possibilità di riferimento alla scuola e sulle modalità di eventuale adesione del TEDONE.
All’inizio dell’anno successivo 2000-2001 fu organizzato il corso di formazione specifico sulla qualità nella scuola, e fu anche inserito nel POF un progetto qualità la cui organizzazione fu affidata alla ERRE CONSULENZE di Montecatini, azienda specializzata nella consulenza e gestione di sistemi qualità. In aggiunta furono organizzati incontri relativi all’argomento con le famiglie e gli alunni ed infine fu effettuato il monitoraggio attraverso visite e questionari.
Nel frattempo fu rivista e pubblicata la Carta dello studente, guida ad uso degli alunni, che conteneva il POF, la Carta dei servizi, i Regolamenti generali di funzionamento, il Regolamento di disciplina, il Documento sulla sicurezza, le Griglie di valutazione e il Contratto Formativo, per assolvere ad un fondamentale compito di esplicitazione dell’offerta del servizio, di miglioramento della qualità del servizio e di coinvolgimento degli alunni nel processo formativo. Nell’ottica della sensibilizzazione alla cultura dell’autovalutazione si precisò che erano disponibili in segreteria i questionari per un’indagine personale sull’andamento dell’insegnamento delle diverse discipline.
Per ogni ambito furono raccolte, valutate e applicate idee di possibile miglioramento per l’ottimizzazione della fruibilità. Furono istituiti gruppi di miglioramento per specifiche attività: modulistica, obiettivi trasversali, progetti di istituto, flessibilità, organizzazione viaggi di istruzione, raccolta di reclami, suggerimenti e verifica dei processi in atto.
Le iniziative di sostegno attinenti al Progetto Qualità realizzate dalla scuola si sono concretizzate nella:
Il Progetto Qualità pose in primo piano l’obiettivo della prevenzione della dispersione scolastica attraverso interventi specifici sia sul piano del miglioramento dei risultati scolastici sia per garantire un clima di relazioni positive e di proficuo impegno nei diversi ambiti. Fu anche allargata l’offerta formativa della scuola arricchendola di diversi indirizzi fino a definire 6 diverse proposte formative. I risultati conseguiti sono stati di grande rilievo, considerato che il tasso di dispersione (abbandoni e ripetente) complessivamente si è collocato intorno all’1.8%.
D’altra parte la scuola ha registrato risultati degni di nota in tutti i settori di confronto obiettivo con la realtà del mondo accademico e nelle competizioni sia disciplinari che sportive ed artistiche. Fra l’altro si segnalano i seguenti risultati:
Negli anni successivi si è proceduto nel lavoro di documentazione ed arricchimento delle azioni e procedure. Per tale obbiettivo è stato necessario innanzitutto superare le resistenze di alcuni docenti che esprimevano riserve sull’opportunità di introduzione di logiche che appartengono al mondo della produzione e commercio ma non alla scuola che agisce nel sociale, nel campo dell’elaborazione della cultura e dell’arte. Si temeva anche, sulla scorta di quanto espresso da organi di informazione, che la scuola si sarebbe burocratizzata, avvilita con una gara a dimostrare, al di là di ogni reale cambiamento. Infine che tutto era finalizzato a chiedere sempre più prestazioni aggiuntive senza un reale riconoscimento. Tuttavia il percorso non si è mai arrestato: sia pure a passi graduali si è proceduto con la revisione di alcuni settori e scelte didattiche, come evidenziato nel documento allegato che riporta alcune relazioni all’USR ed all’IRRE.
Nell’anno scolastico2005/06 la funzione obiettivo specifica, a seguito della designazione fatta dal Collegio dei Docenti nella seduta dell’8/9/2005, fu affiancata da un gruppo qualità con l’incarico di seguire tutte le fasi previste dalla procedura per ottenere la certificazione di Qualità e provvedere agli adempimenti relativi, compresa la predisposizione del piano di miglioramento. Il Progetto Qualità, già classificato nelle priorità dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto, fu quindi affidato per la gestione interna al Gruppo così composto: Prof. Pappagallo Gianni, Prof. De Astis Angelo, Prof. Grosso Franco, Prof.ssa Bruni Liliana, Prof.ssa De Chirico Maria Grazia, Prof.ssa Zifarelli Cinzia, Sig. Balducci Antonio, che iniziò ad operare dal 13 settembre dello stesso anno per rielaborare la stesura del documento Politica della Qualità e redigere un organigramma relativo a tutte le funzioni presenti nella scuola, con relativo mansionario in cui erano indicati i compiti, le prestazioni e le caratteristiche del servizio, con l’elaborazione ed esplicitazione dei relativi indicatori.
Sempre nel 2005 il Collegio dei Docenti, nella seduta dell’11/10/2005, sull’unico punto all’o.d.g.: “Illustrazione del piano di miglioramento del Progetto qualità e relativa delibera”, dopo ampia ed approfondita discussione, approvò a larghissima maggioranza il piano ed il Progetto Qualità proposto dal FORMEZ a cura del Dott. Cipolletta, piano che era stato oggetto di trattazione in un incontro che si tenne a Napoli il 2 maggio per la presentazione del progetto, cui seguì l’invito alla candidatura per la partecipazione al Premio Qualità del 5 luglio 2005, ed infine la frequenza del corso di formazione che si tenne a Tivoli, della durata di due giorni, cui parteciparono il DS e due docenti dell’Istituto, per illustrare le finalità e procedure dell’estensione alle scuole del progetto Qualità, già realizzato per le pubbliche amministrazioni. Il TEDONE fu ammesso fra le 13 scuole candidate per proseguire nella fase di addestramento e valutazione. Il progetto prevedeva anche la partecipazione ad un concorso nazionale. Per meglio gestire la fase organizzativa fu stabilita un’utile collaborazione con la Scuola Primaria “S. Giovanni Bosco” di Massafra, che era molto avanti nella realizzazione del programma ed aveva già ottenuto il Premio Qualità del FORMEZ.
La preparazione al concorso si sviluppò negli anni successivi secondo le procedure previste dal CAF, utilizzando la specifica application. Il Consiglio di Istituto, dopo approvazione da parte del Collegio dei Docenti, deliberò in maniera definitiva la partecipazione al concorso per l’a. sc. 207/08, come ricerca e documentazione sulla organizzazione del Liceo “Tedone” e come ulteriore impulso al Progetto Qualità, avviato negli anni precedenti. Il gruppo incaricato della procedura si mosse lungo le linee tracciate dal FORMEZ, cui aveva aderito anche l’Università di Bari, che sono quelle del CAF, particolarmente idonee per un progetto di miglioramento delle articolazioni della pubblica amministrazione. Dopo aver condotto l’analisi sui diversi aspetti della organizzazione scolastica del liceo fu stilata la relazione che conteneva anche indicazioni sui fattori di miglioramento e sulle modalità di intervento. Nel seguito dell’anno scolastico si svilupparono le azioni previste sia per la raccolta di ulteriori dati sia per mettere in atto processi di miglioramento del servizio. In questa direzione si pone anche l'iniziativa di collaborare per scambio di esperienze educative e didattiche con la dirigente della scuola primaria San Giovanni Bosco di Massafra (Taranto), che aveva già preso parte al Premio FORMEZ, con ottimi risultati.
Nel prosieguo degli anni si sono sviluppate le stesse procedure, arricchite anche sulla base delle indicazioni e sollecitazioni del Ministero e dell’USR Puglia che solo nel 2012 ha proposto a tutte le scuole della Regione di adottare la procedura CAF FORMEZ.
Una iniziativa qualificante fu anche l'invito del Tedone alla Rassegna "LA SCUOLA CHE PRODUCE", Mostra / Convegno della Produzione Culturale della Scuola, tenutasi a Matera, 14 e 15 maggio 2010. In questa Rassegna il Liceo presentò le sue ricerche e produzione di testi e cd musicali. Notevole successo riscontrò la presentazione di "Cittadinanza e Costituzione", con il volumetto prodotto sotto forma di fumetto.
Altre iniziative sono riportate attraverso le successive voci.
INVALSI: VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO – VALES
LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO